Apple punta tutto su Mac App Store e ci toglie la lista
21/12/2010 08:00 CET
A Cupertino decidono di spegnere una risorsa importante per elencare tutti i software disponibili per Mac OS X, preferendo di mostrare solo le app.
Dal 6 gennaio Apple si lancerà nella nuova avventura del Mac App Store, sulla scorta del successo degli ultimi 2 anni e mezzo di App Store.
L’abbondanza di risorse per gli utenti è sempre un fatto positivo, lo è meno quello che ha deciso Apple: la pagina di tutti i software per Mac sarà eliminata dal sito di Apple e nessuno degli sviluppatori potrà più segnalare l’esistenza di un’applicazione “classica” per Mac OS X. Resteranno quindi centrali siti tipo MacUpdate o CNET Downloads (ex Version Tracker) che elencano puntualmente tutti i software e relativi aggiornamenti.
Comprensibile puntare tutte le macchine da querra della propaganda Apple su Mac App Store, per prendere il controllo totale della distribuzione del software, ma ignorare e “negare” l’esistenza degli applicativi così come li abbiamo conosciuti finora da una trentina di anni è togliere qualcosa agli utenti.
Ricordiamo che gli sviluppatori che sceglieranno (per quanto sarà ancora una scelta?) Mac App Store guadagneranno il 70% delle vendite mentre il 30% lo terrà Apple per la gestione della piattaforma e delle transazioni finanziarie.
Lo scorso 20 ottobre Apple ha svelato un’anteprima di quello che sarà il prossimo sistema operativo Lion, ma ha anche deciso che il successo delle app per dispositivi iOS doveva essere in qualche modo replicato per il Mac. Non a caso nelle schermate mostrate alla presentazione si vedeva pronto il lancio di iWork ’11 in questa forma, probabilmente ignorando completamente il lancio come software “tradizionale”.
Mac App Store non sarà, per il momento, il canale esclusivo, le applicazioni conviveranno nel doppio formato ancora per un po’. Quanto?