Steve Jobs promuove la donazione degli organi in California
22/03/2010 07:02 CET
Ad un anno dal trapianto di fegato che gli ha salvato la vita Steve Jobs supporta una nuova legge californiana che semplifichi i processi ed aumenti la cerchia di chi vuole donare.
Come noto Steve Jobs ha avuto qualche guaio di salute, tanto che ha dovuto subire un anno fa un trapianto di fegato in un ospedale nel Tennessee. Lui che abita in California.
Lo stato dove vive il CEO di Apple ha una legislazione sui trapianti che non facilita certo la cessione di organi vitali, attualmente il bollino che segnala il donatore appare sulla patente solo se il guidatore fa volontariamente la richiesta agli uffici competenti, al momento del rinnovo del documento.
Nessuno fa la semplice domanda “vuoi donare organi?”. Non c’è un registro nazionale dei donatori in USA, 6 milioni sono i donatori registrati in California (su 37 milioni di abitanti).
Ecco quindi l’iniziativa della senatrice Elaine Alquist, con la legge 1395 sostenuta direttamente dal governatore, ex attore ed ex culturista, Arnold Schwarzenegger. Anche Steve Jobs si è fatto promotore illustrando entusiasticamente il progetto. Lo ha fatto, venerdì scorso, a pochi metri da casa, al Lucile Packard Children’s Hospital di Palo Alto, all’interno del complesso ospedaliero di Stanford.
Un incontro con i bambini ammalati che è riuscito, incredibilmente, a strappare Steve Jobs qualche autografo (come vedete accanto). Si deve essere intenerito con gli ospiti dell’ospedale pediatrico.
Poiché sono poche le donazioni di organi in California, con l’attuale legislazione, Jobs ha detto nel suo discorso: “immaginate quanti di più potrebbero essere se tutti fossero adeguatamente informati su come fare la scelta del donatore”. La nuova legge chiederà sistematicamente a tutti se vogliono oppure no essere donatori.
Non tutti i 21.000 californiani che necessitano di un nuovo organo hanno la possibilità di trasferirsi in uno stato più favorevole per i trapianti, oppure di arrivare in 4 ore nella sala operatoria dove sta per giungere l’organo compatibile con l’ammalato. Steve Jobs, dietro suggerimento dei suoi medici di Stanford, o si è trasferito per mesi a Memphis un anno fa, oppure aveva comunque sempre a disposizione il suo aereo privato. “Nello scorso anno 3.400 californiani attendevano un fegato nuovo, solo 671 l’hanno trovato e 400 sono morti perché non è arrivato in tempo, avrei potuto essere uno di loro, negli ultimi mesi sono stato bene”.
Il CEO di Apple sapeva già nel gennaio 2009 che sarebbe tornato sano al lavoro per la fine di giugno, anche se setteB.IT informava già dalla fine di maggio che il CEO era stato avvistato nel campus di Cupertino. Nel 2008 era invece stato raccontato che Jobs non era gravemente ammalato.
Nel dicembre del 2007 Steve Jobs era assieme ad Arnold Schwarzenegger e consorte Maria Shriver per l’ingresso nella Hall of Fame delle celebrità californiane.
Le TV locali ABC e CBS hanno online i reportage sull’evento di venerdì.
Gli italiani che fossero interessati alla cessione di organi, tessuti e cellule possono documentarsi sul sito del Centro Nazionale Trapianti.