Charlie Rose fa commentare l’iPad a Carr, Mossberg ed Arrington
08/02/2010 07:04 CET
Il pericolo flop è dietro l’angolo per una categoria di prodotti che nasce con l’iPad, ma Apple sembra averci preso anche questa volta. Almeno questo è il giudizio generalizzato degli esperti.
Tra i giornalisti più esperti di tecnologie informatiche, quelli protagonisti della puntata di giovedì scorso sul canale della TV pubblica PBS, per il “Charlie Rose show“, hanno discusso delle potenzialità dell’iPad.
Hanno partecipato (in ordine orario nell’immagine sottostante): David Carr del New York Times in studio con Charlie Rose, Michael Arrington di TechCrunch e Walt Mossberg del Wall Street Journal.
Carr confronta l’iPad con Kindle e ci vede un abisso di mezzo, l’iPad è così minimalista che l’utente lo apprezzerà ma non si soffermerà sull’hardware perché il software monopolizzerà tutta l’attenzione. Lui non vede l’ora di averne uno da provare.
Arrington (protagonista nel settore dei tablet per aver provato a lanciarne uno denominato CrunchPad, ma poi tutto è stato archiviato e ribattezzato dal partner JooJoo) crede che si sia inaugurata una nuova categoria con la consultazione di Internet dalla poltrona del proprio salotto. Potrebbe essere un problema la battaglia che Apple ha incendiato con Adobe nel non supportare Flash pure in questo nuovo prodotto.
L’acuto “zio” Mossberg è rimasto scioccato dal prezzo d’attacco dell’iPad tanto basso (500 dollari in USA), a maggior ragione per Apple che avrebbe la reputazione per proporre sul mercato prodotti ad alto valore aggiunto e con prezzi superiori alla media. L’assenza di una webcam non favorirà le comunicazioni tipo Skype, invece Mossberg trova vincente la scommessi di Apple su HTML5, che farà dimenticare il supporto a Flash (assente pure dagli smartphone con Android).
Chissà se però Steve Jobs non abbia già portato qualche iPad nelle redazioni della stampa USA più influente e che qualcuno di questi signori già lo stia segretamente provando?
La registrazione è disponibile anche su YouTube.
