Freescale venduta per 17,6 miliardi di dollari

19/09/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001L'ex divisione di Motorola creata per progettare e costruire l'ultima linea di PowerPC G4 che sono stati installati sui Mac cambia il proprietario, ora sono 4 fondi d'investimento.

L'ex divisione di Motorola creata per progettare e costruire l'ultima
linea di PowerPC G4 che sono stati installati sui Mac cambia il
proprietario, ora sono 4 fondi d'investimento.
 
E' durata poco meno di tre anni l'avventura di Freescale, nell'ottobre del 2003 Motorola annunciava di volersi togliere la costola del settore chip, allora una vera spina nel fianco dei bilanci societari.

Nel luglio del 2004 la società diventata operativa e cominciava il suo percorso, continuando a fornire gli ultimi modelli di processore PowerPC G4 ad Apple.

Ora Freescale imbocca una strada tutta nuova. 

La proposta d'acquisto della Freescale è stata accettata al termine della settimana scorsa, i compratori sono un gruppo di investitori capitanati da Blackstone Group (assieme a Carlyle Group, Permira Funds e Texas Pacific Group).

L'accordo prevede una curiosa clausola che così recita: "tale accordo non sarà valido se entro 50 giorni da oggi si farà avanti un nuovo investitore che offrirà più soldi, Freescale pagherà una penale di 300 milioni di dollari in questo caso e pure il consorzio farà lo stesso". Ma chi le scrive certe clausole, soprattutto nella seconda parte? Topo Gigio?

La cifra stabilita è un totale di 17,6 miliardi di dollari (il 36% più del valore di borsa totale), una delle più alte pagate per una azienda hi-tech.

Con il termine della fornitura dei G4 ad Apple, Freescale si è gettata su altri mercati. In questi anni il titolo a Wall Street è più che raddoppiato passando da 13 a 37 dollari.

Freescale è uno dei produttori di chip nella top 20 del settore, primeggiano soprattutto nel settore automobilistico statunitense.



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