Il problema stock option AAPL è antico

12/07/2006 18:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Le irregolarità risalirebbero al periodo 1993-2001 e coinvolgerebbero da 14 a 18 attuali ed ex manager di Cupertino, che ora non si occupano più di Apple.
In 17 occasioni Apple avrebbe sbagliato, in passato, a concedere stock option ad alcuni top manager.

A rivelare la lista dettagliata delle irregolarità dell'azienda del Mac ed iPod è stato ieri il San Francisco Chronicle, il quotidiano cittadino della capitale della Baia.

Sembrerebbe delinearsi una frode più che un errore, a giudicare dalle date delle emissioni: le azioni emesse sarebbero state retro-datate di 10 giorni rispetto a piccoli declini a Wall Street per poi fissare il pagamento a 10 giorni dopo i rialzi. I guadagni "drogati" sono stati calcolati con
un range che va dall'1,5 al 48,6%.

Non si può centro dire che si tratta di scelte casuali ma ripetute sistematicamente e, apparentemente, in contrasto con la GAAP – Generally Accepted Accounting Principles.

Oltre a Steve Jobs altri consiglieri d'amministrazione di Apple sono indicati dal quotidiano di San Francisco: William Campbell, Arthur Levinson, Mickey Drexler e Jerome York.

Sembra curioso che alcuni rappresentanti della SEC (la Consob
statunitense), come Paul Atkins, siano arrivati a dichiarare: "non ci vedo nulla di strano in queste operazioni 'spring-loading', potrebbero anche essere di beneficio per gli azionisti esterni […] è difficile
se non impossibile per i consiglieri d'amministrazione, che sono a conoscenza di informazioni non pubbliche, di non avvantaggiarsi".

Un'associazione dei consumatori USA, la Consumer Federation of America, replica incredula con le parole di Barbara Roper: "è assurdo leggere una frase del genere quando detta da un commissario della SEC".

Le sempre più comuni operazioni "spring-loaded" sono o non sono insider trading? Qualcuno alla Borsa di New York dovrà chiarirlo una volta per tutte.

Pare che analogamente ad Apple si siano comportate KLA Tencor, Comverse Technology, Vitesse Semiconductor e Affiliated Computer Services.

AppleInsider scrive di aver avuto in esclusiva le carte delle cause intentate contro Apple e, da esse, si evince che ex ed attuali dirigenti di Apple come Fred Anderson, Jon Rubenstien, Avie Tevanian, Ron Johnson, Tim Cook e i consiglieri (tranne l'ex vice presidente USA Al Gore), avrebbero ricevuto analoghi benefici a quelli appena descritti per gli attuali executive.

Tra i citati dalle cause ci sarebbero anche Larry Ellison, Michael Spindler, Peter Oppenheimer, Guerrino de Luca, Ian Diery, James Buckley, Daniel Eilers, Frederick Forsyth, Robert Calderoni, Mitchell Mandich e Al Gore.

Contrariamente a quanto scrive il Chronicle, Apple Insider sostiene che i manager di Apple coinvolti sarebbero 18 e non 14.



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