Blogger – Apple: 1 a 0

29/05/2006 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Asteroid lo stiamo ancora aspettando, intanto arriva prima la giustizia. Succede in California. I giornalisti online sono pari a quelli della carta stampata e anche loro devono essere tutelati dalla Costituzione. Possono non rivelare le fonti. Aggiornato.

Asteroid lo stiamo ancora aspettando, intanto arriva prima la giustizia. Succede in California. I giornalisti online sono pari a quelli della carta stampata e anche loro devono essere tutelati dalla Costituzione. Possono non rivelare le fonti. Aggiornato.

Nel dicembre del 2004 Apple querelò 3 blogger/giornalisti (in USA non esistono organismi come gli ordini professionali italiani, per questa professione) per aver diffuso notizie riservate su alcuni prodotti segreti.

AppleInsider, PowerPage e ThinkSecret rivelarono che il prodotto con nome in codice Asteroid (o Q97) era un dispositivo allo studio a Cupertino, capace di collegare strumenti musicali al Mac, via FireWire, per essere riconosciuti dall'applicativo GarageBand.

Apple voleva conoscere le fonti di tali informazioni sfuggite dal campus aziendale, ma i tre responsabili dei siti si sono rifiutati, facendosi scudo con il Primo Emendamento della costituzione USA: libertà di stampa. Apple aveva tentato di saperlo attraverso l'imposizione all'ISP di uno di questi siti (PowerPage di Jason O'Grady), di rivelare tutta la posta elettronica ricevuta.

Sabato scorso la corte superiore di Santa Clara ha dato ragione ai tre siti di indiscrezioni giornalistiche e la EFF – Electronic Frontier Foundation, che ha assistito legalmente i tre giornalisti, plaude la sentenza. L'avvocato Kevin Bankston dichiara: "oltre ad essere una vittoria della libertà d'opinione per ognuno che usa Internet per distribuire notizie, la decisione è una vittoria importante per la privacy elettronica di chi usa la posta elettronica, correttamente la Corte ha confermato, attraverso le leggi federali, che i service provider non sono obbligati a portare come prove i messaggi memorizzati nei server".

I giornalisti online sono equiparati ai reporter "offline" e hanno il diritto di proteggere le proprie fonti, fondamentali per l'acquisizione delle informazioni, il giudice ha scritto: "non possiamo distinguere quali notizie siano legittime e quali no, ogni volta che qualcuno ci prova si scontra con il Primo Emendamento".

Apple ha sostenuto che i blogger non sono membri di una comunità professionistica governata da leggi etiche e da standard professionali e che i segreti industriali non andavano divulgati. Il giudice ha risposto che in nome del diritto di conoscere della gente, vige la priorità della libera espressione. Nella fattispecie pare che Asteroid, secondo il giudicante, non sia una tecnologia in grado di cambiare le sorti di questo pianeta.

Aggiornamento del 12/07/2006: Apple non si appellerà alle due decisione dei tribunali che l'anno vista "sconfitta" da parte di
AppleInsider, PowerPage. Differente il caso di ThinkSecret, una decisione non è stata ancora presa.



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