Primarie USA: chi ci pensa all’hi-tech?

04/01/2008 12:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Uno dei due vincitori in Iowa promette di insediare il primo CTO – Chief Technology Officer della Casa Bianca e dimostra propensione ad utilizzare la tecnologia per migliorare il suo paese.

Uno dei due vincitori in Iowa promette di insediare il primo CTO – Chief Technology Officer della Casa Bianca e dimostra propensione ad utilizzare la tecnologia per migliorare il suo paese.
 
Il futuro di Internet e di gran parte della tecnologia passa per gli Stati Uniti, che ci piaccia o no.

Questa notte è stato fatto il primo passo ufficiale verso l'elezione del prossimo inquilino della Casa Bianca, con le primarie dell'Iowa per scegliere il candidato dei due partiti, quello Democratico e quello Repubblicano.
 
03215b_obamahuckabeeSono risultati vincitori Barack Obama per i Democratici e Mike Huckabee per i Repubblicani.
 
La lettura che vorremmo dare all'avvenimento è quella del peso che verrebbe dato al tema digitale/tecnologico dai candidati statunitensi.
 
Secondo la tabella pubblicata da Popular Mechanics sono solo due su dodici i candidati che non si curano affatto dell'argomento e non hanno indicato alcuna direzione politica dai rispettivi siti di riferimento: Rudolph Giuliani e Mike Huckabee, tutti e due del Partito Repubblicano.
 
Pazienza per Huckabee che, seppur vincente nel conservatore stato dell'Iowa, non sembra certo il repubblicano più avvantaggiato nei sondaggi come serio protagonista per il suo partito. Lo è invece l'ex sindaco di New York City ai tempi dell'11 settembre, l'italo-americano che è stato sia democratico che indipendente fino agli anni '80, per poi sterzare verso destra e farsi eleggere nella democratica New York City e ripulirla dalla criminalità imperante fino a vent'anni fa.
 
Il 46enne Obama si dimostra molto consapevole dell'importanza di Internet, tra i punti del suo programma si legge che il senatore dell'Illinois vuole creare una rete aperta, evitare le concentrazioni massicce delle proprietà dei media, instaurare una democrazia della connettività, incoraggiare un'infrastruttura moderna diffondendo la banda larga di nuova generazione, impiegare la tecnologia per risolvere alcuni dei più gravi problemi della nazione grazie ad un CTO alla Casa Bianca, migliorare la cooperazione internazionale per punire e prevenire spam/telemarketing/phising, aumentare la competitività e riformare l'Ufficio Brevetti.
 
Naturalmente si tratta solo di promesse elettorali, ma almeno lui le ha fatte.
 
Non votiamo alle primarie e nemmeno alle presidenziali ma ci potrebbe riguardare più di quanto si possa immaginare.


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