Michael Eisner: “Hollywood sciopera, che paghi Jobs”

08/11/2007 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Lo sciopero è stupido ma se proprio dovevano farlo era meglio indirizzarlo ad Apple, che è l'unica che guadagna dai contenuti multimediali. Parola dell'ex CEO di Disney.

Lo sciopero è stupido ma se proprio dovevano farlo era meglio indirizzarlo ad Apple, che è l'unica che guadagna dai contenuti multimediali. Parola dell'ex CEO di Disney.
 
Davanti a tutti i maggiori studios di Hollywood i picchetti degli autori dei programmi cinematografici/televisivi proseguono da lunedì scorso per ottenere il rinnovo dei contratti appena scaduti. E' sciopero!

02950b_jobsstrikeInutile dire che ls WGA – Writers Guild of America (il sindacato degli autori) più soldi e la motivazione sono le nuove distribuzioni multimediali degli spettacoli, per esempio online o via telefono cellulare, ritenute lucrose per le produzioni ma non per loro.
 
Intervenendo al Media and Money Conference di New York City il precedente CEO di Disney, Michael Eisner, ha commentato lo sciopero, suggerendo il "colpevole" al quale gli autori avrebbero dovuto rivolgere le lamentele: Steve Jobs.
 
Eisner è stato sostituito dal suo vice Bob Iger al vertice di Disney da 2 anni. Ora Eisner ha creato Tornante, una piccola azienda di produzioni televisive vendute online.
 
L'evento organizzato da Dow Jones e da Nielsen viene riassunto da c|net che riporta il pensiero dell'amministratore dell'azienda nella quale, da quando Pixar è stata ceduta a Disney, Steve Jobs è diventato il maggior singolo azionista e membro del consiglio d'amministrazione.
 
"Si tratta di uno sciopero stupido perché questi nuovi sbocchi commerciali sono ancora estremamente sottili, nessuno ci sta ancora guadagnando e succederà per ancora 3 anni, se proprio qualcuno fa i soldi con queste distribuzioni, questa è Apple, se vogliono una fetta della 'mela' andassero a chiederla a Steve Jobs" è l'opinione dell'ex capo di Disney.
 
Ricordiamo che per molto tempo Steve Jobs resistette alla richiesta di Michael Eisner per creare i sequel dei film di successo della Pixar, ma il co-fondatore di Apple si accordò invece solo con Bob Iger per il favoloso affare di cessione dell'azienda di animazioni digitali a Disney. Fu però con Eisner che Jobs condusse i colloqui per portare su iTunes Store i contenuti di ABC, salvo concludere l'accordo con il suo successore, nell'ottobre 2005.


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