Meno di 7 giorni all’iPhone. Si scaldano i motori

22/06/2007 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001L'estenuante countdown, che ha creato un enorme alone d'attesa attorno al primo telefono di Apple, sta per terminare. Per venerdì prossimo si prevede un vero e proprio "assalto alla diligenza".

L'estenuante countdown, che ha creato un enorme alone d'attesa attorno al primo telefono di Apple, sta per terminare. Per venerdì prossimo si prevede un vero e proprio "assalto alla diligenza".
 
Tra 6 giorni e 17 ore da questo istante, finalmente, gli statunitensi potranno comperare in massa i loro iPhone di Apple e sottoscrivere l'abbonamento con il carrier esclusivo AT&T Mobility.

02195b_iphoneattnyc.jpgSecondo Steve Jobs i clienti farebbero meglio a rivolgersi agli AT&T Store per l'acquisto, anche perché chi vorrà comperare un iPhone in un Apple Store, dovrà poi attivare l'abbonamento wireless presso AT&T.

Certo, per ammissione di AT&T, non tutti i negozi presenti sul territorio USA ne saranno provvisti, peraltro chi lo venderà ne avrà pochi esemplari e molti rischiano di rimanere delusi. A mercati più importanti corrisponderanno magazzini più elevati. AT&T porrà un limite numerico a quanti iPhone sarà possibile comperare a testa.

Marketing per "drogare" l'evento (che non ne ha bisogno) o realtà?

Pare che AT&T abbia reclutato 2.000 addetti temporanei (1.000 a breve termine e 1.000 a lungo termine) da posizionare nei circa 1.800 negozi nel giorno del 29 giugno, per fronteggiare la folla che vuole provare, chiede informazioni e comperare iPhone. I negozi chiuderanno, straordinariamente, alle ore 22, qualcuno a mezzanotte.

Le vendite di iPhone (scorte permettendo) proseguiranno ininterrottamente solo all'Apple Store sulla Quinta strada di New York City, unico negozio aperto al pubblico 24 ore su 24. Lo scorso marzo si era testata la visibilità di gigantesche pubblicità dell'iPhone su tutto il cubo esterno del negozio.

L'iPhone dovrebbe essere stato sufficientemente testato. 200 tecnici hanno sottoposto l'iPhone alle prove più dure per oltre 10 settimane: 10.000 ore di telefonate complessive, 5.000 ore di messaggi vocali, 5 GB di dati visualizzati oltre a farlo cadere su ogni superficie o immerso in liquidi. Ogni commento è stato riferito ad Apple per gli ultimi aggiustamenti del prodotto. Solo lunedì Apple ha comunicato un nuovo materiale vetroso per lo schermo e una batteria più potente.

I tecnici dei test avevano la consegna di non mostrarlo in pubblico in modo appariscente. Tra chi poteva far vedere l'iPhone, seppur fugacemente, c'era il CEO di Google e consigliere d'amministrazione di Apple, Eric Schmidt.

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Dall'altra parte dell'oceano Atlantico restiamo ad osservare: un po' invidiosi ma anche felici di non essere noi le "cavie di laboratorio". L'avvertenza per tutti gli impazienti italiani è di non rischiare l'acquisto durante il prossimo viaggio d'affari o di vacanza. Sono altissime le incognite di poterlo usare a prezzi accettabili, in perenne roaming, da una delle nostre città e con la certezza di non poter sostituire la SIM telefonica.

Non si conoscono i dettagli del tipo di abbonamento (minimo 2 anni) che sarà proposto da AT&T ai clienti dell'iPhone, contemplante le componenti voce e dati a percentuali variabili. Ieri Larry Carter, massimo dirigente responsabile delle vendite di AT&T, avrebbe dichiarato che ogni particolare sarà svelato il giorno X, venerdì prossimo 29 giugno. Contesta questa affermazione il portavoce Mark Siegel di AT&T, convinto che le tariffe e le modalità dell'abbonamento saranno rese note prima del 29 giugno.

Si conoscono però i giudizi che i carrier europei avrebbero espresso nei confronti di Apple e della supposta "arroganza" dimostrata nei colloqui. Tutto sta a mettere sui piatti della bilancia l'arroganza di Cupertino con quella dei carrier wireless che, finora, hanno fatto il bello e il cattivo tempo con i servizi da offrire alla clientela.

Dal Giappone Masao Nakamura, CEO di NTT DoCoMo, il primo carrier wireless nazionale, avrebbe ormai definito imprescindibile la tariffa flat per i dispositivi portatili che si collegano a Internet. Il pre-pagato sarebbe morto. NTT DoCoMo è molto interessata a prendere l'esclusiva dell'iPhone da Apple, tempo fa sembrava Softbank (erede di Vodafone K.K.) in prima linea.

Se ciò non bastasse, sappiamo già che gli italiani, un tempo innovatori con la formula del pre-pagato, ora sarebbero "messi peggio" dei loro colleghi continentali. Tutto per esplicita ammissione del capo europeo di Apple. Le gioie sono nel congelatore per altri sei mesi, i dolori invece sono già serviti sul piatto tricolore.

Negli Stati Uniti, ad oggi, le uniche attinenze evidenti tra Apple e la telefonia sono solo le pubblicità che ricoprono le cabine dei telefoni pubblici. Qui vediamo quelle a New York City (dove il carrier dominante è Verizon).

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