Tutti i provider italiani contro Telecom Italia

11/06/2007 07:00 CET

di Fabio M. Zambelli

00000a_fotonews001Se la banda larga tarda a diffondersi è solo colpa dell'ex monopolista dei telefoni italiani. L'associazione dei provider compera uno spazio sul Messaggero per denunciare la situazione e diffidare l'operatore dominante.

Se la banda larga tarda a diffondersi è solo colpa dell'ex monopolista dei telefoni italiani. L'associazione dei provider compera uno spazio sul Messaggero per denunciare la situazione e diffidare l'operatore dominante.
 
L'AIIP – Associazione Italiana Internet Provider (che raggruppa oltre 50 operatori) ha acquistato uno spazio pubblicitario sul Messaggero per pubblicare un appello urgente indirizzato al Governo, ai Parlamentari e Senatori, al CdA di Telecom Italia, ad AGCOM, AGCM ed alle associazione dei consumatori per scongiurare ulteriori ritardi nell'applicazione della regolamentazione europea relativa alla larga banda.

A fronte della nuova regolamentazione, Telecom Italia è tenuta a presentare entro questa settimana la nuova offerta per la larga banda all'ingrosso. AIIP è seriamente preoccupata della possibilità che Telecom Italia, come già avvenuto, adotti una tattica dilatoria presentando un'offerta lontana dalle migliori condizioni praticate in Europa, al solo fine di sfruttare i tempi richiesti da un intervento dell'Autorità per la modifica dell'offerta.

Riportiamo cos'ha scritto l'AIIP sul quotidiano romano.

L'AGCOM – Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in data 29 maggio 2007, ha pubblicato la Delibera n. 249/07/CONS che, in attuazione del nuovo quadro regolamentare europeo, disciplina i servizi a larga banda all'ingrosso (cd. "bitstream") prevedendo l'obbligo di Telecom Italia di formulare una offerta disaggregata ed orientata ai costi.

Il provvedimento stabilisce i criteri che l'operatore dominante dovrà utilizzare per formulare i prezzi all'ingrosso, tra cui i) allineamento alle migliori pratiche europee in tema di prezzi dei servizi bitstream, ii) orientamento al costo sulla base della contabilità regolatoria iii) replicabilità delle offerte di banda larga al consumo di Telecom Italia. Quest'ultima, entro 15 giorni dalla Delibera, deve pubblicare la nuova offerta all'ingrosso conforme a tali criteri.

La corretta e tempestiva applicazione di questa Delibera porterà grandi vantaggi ai consumatori: miglioramento del rapporto prezzo/prestazioni delle offerte a larga banda esistenti, abbattimento del digital divide (grazie all'orientamento degli investimenti in nuove infrastrutture di accesso a larga banda nelle zone oggi prive di copertura, in luogo della duplicazione di reti già esistenti nelle zone "ricche") e lancio in tutto il territorio Italiano della fornitura di servizi innovativi, ad esempio la televisione interattiva anche da parte degli operatori alternativi.

In difesa di questi obiettivi AIIP ha diffidato Telecom Italia a presentare un'offerta che ottemperi tempestivamente, e senza artificiosi indugi, alle disposizioni richiamate e sia allineata alle migliori condizioni applicate in Europa, evidenziando che ogni ritardo o incongrua applicazione pregiudicherebbe i concorrenti e i consumatori. Le migliori pratiche europee sono state oggetto di un approfondito studio da parte di AIIP.

AIIP, è seriamente preoccupata della possibilità che Telecom Italia, come già avvenuto, adotti una tattica dilatoria presentando un'offerta lontana dall'orientamento al costo e dalle migliori condizioni praticate in Europa, al solo fine di sfruttare i tempi richiesti da un intervento dell'Autorità per la modifica dell'offerta.

AIIP si appella alla sensibilità delle istituzioni e di quanti sono interessati al futuro e a all'innovazione del nostro Paese perché VIGILINO e si ADOPERINO affinché Telecom Italia pubblichi tempestivamente un'offerta realmente orientata alla migliore pratica europea.



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