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La Apple Computer Company di Palo Alto (poi Apple Computer Inc e infine Apple Inc) di Steve Jobs e Steve Wozniak lanciava l'Apple I nell'aprile del 1976 per 666,66 dollari (666 identifica solitamente il Diavolo). |
La visita guidata del museo è a cura, in questo caso, di Roberto Odino. Tra altri computer di quegli anni ecco l'Apple ][ del 1977, qui nella sua prima versione. Questo, come il 90% dei computer nel museo, sono funzionanti e, ogni visitatore, può toccarli e usarli (con la dovuta cautela). |
Negli anni successivi Apple migliorò l'Apple ][ creando l'Apple ][e (a destra), poi arrivò lo sfortunato Apple /// del 1980 (a sinistra). |
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Nel 1984 Apple era ormai divisa in due team di lavoro, una continuava a sviluppare nuove versioni dell'Apple ][ e un'altra lavorava sul progetto che poi si chiamerà Macintosh. La prima versione di Apple ][ compatto era l'Apple //c. |
L'Apple //c dotato dello schermo CRT a fosfori verdi era decisamente poco portabile... |
...ma con la versione di Apple //c dotata di un piccolo e difficilmente leggibile schermo LCD monocromatico, qualcuno azzardava a trasportarlo in apposite borse per sherpa californiani. |
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L'ultima evoluzione potenziata dell'Apple ][ è stato l'Apple IIgs del 1986 ma ormai tutti avevano già a disposizione il Macintosh. L'Apple IIgs integrava per la prima volta un chip LSI, disegnato da Wozniak, che lo ha battezzato IWM - Integrated Woz Machine. |
Ecco l'Apple IIgs fuori dalla scatola, funzionante come strumento musicale digitale. |
Facendo un passo indietro al 1983 ecco il Lisa (il nome della prima figlia di Steve Jobs) che montava per la prima volta un processore Motorola 68000 @ 5 MHz. In questo costosissimo computer (10.000 dollari) Apple applicava per la prima volta nella storia dei computer commerciali l'interfaccia grafica. |
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Sorpresa, al Lisa si poteva collegare un apposito plotter di Apple capace di disegnare a colori, cambiando i pennini. |
L'Apple Profile è una "mostruosa" espansione di memoria per il Lisa che qui conosciamo nelle sue componenti interne, riconoscibile uno dei primi hard disk modello Winchester. |
Ma ecco il prodotto che ha segnato definitivamente in quale direzione doveva andare Apple da quel momento in poi, abbandonando progressivamente gli Apple ][... |
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...il Macintosh (attimo di silenzio) del gennaio 1984! Costava 2.500 dollari, ma era così "educato" che salutava con "hello". Nei depliant italiani di allora, dove si traduceva tutto per i mercati internazionali, compariva con "ciao" sullo schermo da 9 pollici. |
Apple era così orgogliosa di aver creato un computer innovativo e di successo che tutti i membri del team hanno apposto le firme all'interno dell'involucro di plastica. Erano gli anni in cui Apple rendeva merito ai temerari e pionieri, con nomi e cognomi. Nell'ingrandimento la firma di Steve Jobs. |
Il Macintosh ha avuto svariate evoluzioni: nel settembre del 1984 la memoria saliva a 512 KB con il Macintosh 512k (a sinistra) e poi il Macintosh Plus del gennaio 1986 che fece breccia nelle istituzioni scolastiche statunitensi. |
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Il primo Macintosh con porta ADB (fino a 16 periferiche) e con spazio per il secondo lettore floppy disk è stato il Macintosh SE del marzo 1987. Si noti la Mac Tablet di Apple. |
Altre evoluzioni del Macintosh SE: il modello SE FDHD con hard disk da 40 MB dell'agosto 1989 e l'SE 1/40. Il Macintosh SE/30 montava invece il chip 68030 @ 16 MHz (usato da molti musicisti dell'epoca). |
Il Macintosh II era il primo computer di Apple con chip Motorola 68020, poi usciranno anche le versioni IIx e IIfx, ma con 68030, fino a 40 MHz! |
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Nel 1990 Apple rilanciava con tre nuovi computer, capitanati dal Macintosh Classic, che altro non era che una riedizione del Macintosh Plus... |
...poi c'era anche il compatto Macintosh LC (a sinistra) con chip 68020 @ 16 MHz. LC stava per Low Cost, ma era tutto relativo, costava pur sempre 2.400 dollari... |
...il terzo computer uscito nell'autunno del 1990 era il Macintosh IIsi con processore 68030 @ 20 MHz, qui dotato dello schermo verticale, studiato appositamente per gli impaginatori. Era meno potente del Macintosh IIci dotato del 68030 @ 25 MHz. |
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Un anno prima di questi tre modelli usciva il Macintosh Portable... portatile solo nel nome visto che pesava oltre 7 Kg. Costava la bellezza di 6.500 dollari. Accanto si può vedere (funzionante) nel museo la rarissima versione con case trasparente. |
Nel 1991 usciva il trio di computer portatili PowerBook 100, PowerBook 140 e PowerBook 170. Il modello entry level era studiato e costruito da Sony. Solo il modello 170 montava uno schermo con matrice attiva, decisamente più leggibile, costava 4.600 dollari. |
Il successore del PowerBook 140 è stato il 145 del 1992, ma questo è il 145B dell'anno dopo, che costava un po' meno. Accanto l'esperimento dei Newton, questo è il MessagePad 110 del 1994. |
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Nel 1993 Apple inventava i computer portatili che diventavano desktop una volta riportati a casa. Il Duo Dock è solo l'interfaccia più completa per ospitare il laptop ridotto all'osso. |
Alla Apple c'era tanta confusione e Steve Jobs veniva allontanato ("cacciato a malo modo e anche un po' da vigliacchi" sembrava eccessivo, ndr). Stare con le mani in mano? Non se ne parla proprio ed ecco che fonda la NeXT. Questo è il modello NeXT Station... |
...e questo il NeXT Cube con un sistema operativo basato su UNIX e che tanto "ispirerà" il successivo Mac OS X di Apple. Nel 1997 Jobs veniva reintegrato in Apple e lui portava tutto il team NeXT a Cupertino, facendo comperare NeXT. Segue nella terza parte. |
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